フクロウに向かって🦉登るロッコロ、メザブレノ降下

Cerreto alto. Gufo, salita da Roccolo, discesa da Mezzabreno Si può lasciare l'auto negli spazi di Via Roccolo a Bienno e da lì si accede ai molti sentieri del Cerreto. Il percorso comincia subito con una pendenza piuttosto impegnativa fino a giungere al primo punto intermedio, il bosco di Quercus, dal nome della scultura che campeggia nella radura, dove si incrociano nel giro di pochi metri più sentieri che percorrono il bosco a scavalco fra Bienno e Breno. A dispetto delle indicazioni verso il gufo che mandano a sinistra, suggerisco il ripido sentiero che ci si trova di fronte, continuando nel senso di marcia da cui si proviene, così come segnala la freccia verde nelle foto. Questo sentiero è più ripido, ma è decisamente più corto di quello proposto dalle indicazioni. Quando si incontra il bivio per la Büsa del mat, si tiene la destra e si continua a salire, fino a raggiungere il successivo crocevia, sul quale si aprono due sentieri che raggiungono il gufo, quello di sinistra e quello frontale e uno che scende di nuovo verso Bienno. Si prende quindi il sentiero frontale, lo si percorre per qualche metro fino a trovare una scorciatoia che sale ripida a sinistra e porta al secondo intermedio, la cosiddetta Plagna de Cáalar, una spaziosa radura. Anche in questo caso ci sono più opzioni per raggiungere la vetta, in questo caso si è preso il sentiero dritto rispetto alla direzione da cui si è arrivati, conservando l'altro per la discesa. Su questo tracciato, camminatori con una certa attitudine alla salita e con calzature adeguate, raggiungono il Gufo sugli 840 metri in circa 50 minuti, anche qualcosa di meno se non si distraggono fotografando il fascinoso paesaggio, arricchito dalle sculture lignee collocate lungo i vari sentieri. Dal Gufo posto su uno spiazzo panoramico che si affaccia a Sud sulla Valle Camonica e a Ovest, Nord/Ovest verso le Orobie, si può salire ancora qualche metro, per raggiungere il Cusen, sommità del Cerreto, a quota 882. Da lì si scende di qualche metro per ammirare la Preda de l'Altar, masso erratico in granito, la cui presenza e funzione in questa posizione ha incuriosito molti visitatori. A questo punto si comincia la discesa, fino al Gufo, sullo stesso sentiero percorso in salita. Da quel punto in poi, si scende dalla parte opposta, rispetto a quella da cui si è saliti. Si svolta quindi a sinistra. Alla fine del sentiero si svolta a destra e si continua la discesa fino a che non si incrocia, sulla sinistra, il sentiero che porta a Mezzabreno. Si scende fino ad attraversare la SPBS 345, si continua la discesa e proprio sul tornante si imbocca un sentiero che, costeggiando alcune proprietà private, porta a Bienno. Ad un certo punto si raggiunge un bivio, dove si è già in vista del paese, si svolta a destra e si percorre il sentiero erboso fino a tornare in Via Roccolo, al punto di partenza. Le fotografie segnalano la via in molti punti di dubbio orientamento. Il percorso è quasi interamente sterrato, salvo alcuni brevi tratti cementati a ridosso delle cascine.