Campo di concentramento di Avezzano
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Il campo di concentramento di Avezzano fu allestito dal governo Salandra nell'omonima città abruzzese durante il 1916 nel corso della prima guerra mondiale, pochi mesi dopo il terremoto della Marsica del 1915 che la distrusse quasi completamente decimando la popolazione. Il campo di prigionia fu riservato a circa 15 000 prigionieri dell'esercito austro-ungarico principalmente di nazionalità ceca e slovacca, polacca, tedesca, ungherese; i rumeni, che verso la fine del conflitto furono radunati nella Legione Romena d'Italia, ebbero una guarnigione e un campo di addestramento ad Avezzano.